venerdì 3 marzo 2017

Il Regno


Il castello della principessa è in fiamme.



Rosa, questo è il suo nome, ha deciso di scappare con Carla, una coccinella.
Le scarpe di cristallo scendono veloci la scala d'oro e le porte si muovono e sbattono al vento.
Piove sul regno incantato.
Gli animali della fattoria piangono l'arrivo di un coro di fulmini e saette; la principessa Rosa è al sicuro dentro ad un albero di pietra.

Ogni foglia del bosco vicino chiede preoccupata notizie della coccinella in fuga. Le radici nodose e antiche delle piante blu cominciano a tessere barriere importanti per fermare l'incendio.



La coccinella Carla, vestita di sole gocce di cioccolata, tiene stretta la mano della principessa che corre al tramonto disegnando di nero il suo passaggio con la folta chioma profumata.
- Al fuoco!
- Al fuoco! Gridano le sentinelle formiche sulle torri rosse.
- Si salvi chi può! Urlano le donne orche dalle pozze di fango non lontane dalle mura.

Un esercito di sedie viola s'impone valoroso ai confini del fuoco e i telefoni portatili di ogni sasso cominciano a chiamare aiuto.
Il calore sprigionato all'interno del castello sbriciola tutti gli armadi delle simpatiche farfalle e ogni cubo di ghiaccio contenuto nei grandi cassetti si trasforma in acqua dolce.

Ormai distanti la principessa e la coccinella si fermano a riprendere fiato su un'altalena all'interno di un pozzo abbandonato.
Dopo due giorni l'incendio lascia alte nubi scure su tutta la valle. Il sole è triste. Il regno è scomparso.



Una vecchia strega dalle trecce bionde osserva il futuro nella sua sfera di titanio e vede Carla e Rosa intente a scavare il terreno con due pale robuste.



Vede i sassi innalzare strepitose mura, vede gli alberi del bosco costruire ponti e pilastri. Vede tutte le formiche sentinelle modellare deliziose torri di sabbia e nel freddo della notte vede ghiacciarsi la pioggia intenta a formare sottili vetri alle nuove finestre.



Passano i tempi e il castello prende forma, respira, si eleva, rinasce.
Gli occhi di Rosa, dall'alto del Regno, finalmente aperti verso l'orizzonte si distraggono con l'infinito.



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